Karla Borger e Julia Sude, coppia di talenti in Germania, hanno rifiutato di sottostare al dress-code imposto dalla federazione internazionale per la tappa del World Tour in programma a Doha (8-12 marzo). Per il Qatar un altro caso di discriminazione di genere esercitato attraverso lo sport.
Per la prima volta il Qatar ospita una tappa femminile del Beach Volleyball World Tour. Ma ciò che doveva sembrare una cauta apertura ai diritti delle donne si trasforma in un boomerang a causa dell’abbigliamento di gara “suggerito” alle atlete. Niente bikini, ma maglia a mezze maniche e pantaloni lunghi almeno fino al ginocchio “per rispetto della cultura e delle tradizioni locali”. Borger e Sude hanno detto no per questione di dignità ma anche per scarsa praticità di quell’abbigliamento.
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