dì Souad Sbai
Alla cerimonia di premiazione del Mondiale di calcio per club, le due donne arbitro presenti sono state costrette – su suggerimento del presidente della FIFA Infantino – a non fermarsi a salutare lo “sceicco” Joaan bin Hamad Al Thani, per evitare imbarazzi a chi non riconosce la pari dignità delle donne. Una terribile figura da parte di chi riempie la bocca – e le tasche – di slogan contro il razzismo.
Altro che lotta alle discriminazioni: quanto è andato in scena nel solito Qatar durante la cerimonia di premiazione del Mondiale per Club, è davvero un cattivo spot per la FIFA e il suo presidente, Gianni Infantino.
L’ordine sussurrato all’orecchie delle malcapitate donne arbitro di non fermarsi a salutare lo “sceicco” Joaan bin Hamad Al Thani, presidente del Comitato olimpico del Qatar e cugino dell’emiro Tamim, svela tutta l’ipocrisia della macchina (da soldi) del calcio, o almeno di chi la gestisce.