Indignazione in Marocco per il caso di una contadina, impiegata nell’azienda agricola di un deputato marocchino, rea confessa di aver rubato 16 uova. Il deputato del Pam, Partito dell’Autenticità e della Modernità, dopo aver sorpreso la donna l’ha licenziata sul colpo e denunciata, lo scorso 5 gennaio, facendola finire in manette.
Ma quando il caso è finito davanti ai giudici i riflettori si sono rivoltati contro il politico. In una gara di solidarietà con la contadina, un gruppo di venditori ambulanti si è recato alla fattoria per regalare le uova mancanti.
Facile l’ironia che corre sul web e accusa il politico di aver fatto “la più grande frittata della sua vita”. Il segretario generale del partito, uno dei più moderni e di aperte vedute dell’arco costituzionale marocchino, è intervenuto perché l’onorevole ritirasse le accuse.
La contadina, madre di quattro figli, è assunta da 11 anni nella fattoria dell’onorevole, a 70 km a nord di Marrakech, e ha un salario di 1.800 dhm, pari a 180 euro circa. Ma prima di questa vicenda non era neppure in regola con i contributi.