Si è insediato nella mattinata di oggi, giovedì 25 luglio, in Gran Bretagna il nuovo governo Tory, con a capo Boris Johnson. Ieri ha nominato i ministri più importanti, oggi i sottosegretari nel suo primo Consigli dei Ministri.
L’atmosfera, come previsto, è stata subito accesa alla Camera dei Comuni: innanzitutto perché non si prevede un voto di fiducia, ma anzi è possibile una mozione di sfiducia presentata dal maggior partito di opposizione, quello laburista guidato da Jeremy Corbyn. Quest’ultimo ha già attaccato Johnson, accusandolo di non avere un piano per la Brexit (a cui il nuovo premier britannico ha ribadito di voler arrivare tassativamente il 31 ottobre). Per Corbyn, il neo-primo ministro sta perseguendo semmai “uno sconsiderato piano verso il no deal” che sarebbe un disastro “per l’industria, i prezzi degli alimenti, i posti di lavoro”.
Questa mattina Johnson ha bocciato l’accordo che aveva raggiunto l’ex premier Theresa May, spiegando che era stato “bocciato già tre volte da questa Camera e i suoi termini sono inaccettabili”. Piuttosto il nuovo premier britannico preferisce “negoziare in buona fede un’alternativa con l’Ue”.
Intanto, domani, per il Parlamento britannico inizierà la pausa estiva e ogni decisione sarà rimandata al 4 settembre prossimo.
Alessandra Boga
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