Lo Zar è arrivato e Roma lo accoglie in massima sicurezza. L’Urbe blindata per l’arrivo del presidente Putin, l’uomo più ricco e potente del mondo, è atterrato alle 12.58 all’aeroporto di Fiumicino di Roma, il volo ha subito un ritardo rispetto alla tabella di marcia. Dopo circa 15 minuti è uscito dall’aereo, un Ilyushin 96-300Pu da 70 milioni di euro, è sceso dalla scaletta del velivolo ed ha salutato i presenti. Ad accogliere Putin all’aeroporto, c’erano l’ambasciatore d’Italia nella Federazione Russa, Pasquale Terracciano, il capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, Inigo Lambertini, l’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis, oltre a una delegazione della Santa Sede. Poi, lasciato l’aeroporto di Fiumicino Putinsi è diretto verso Roma predisposta per il suo arrivo iani stradali sgomberati, vie chiuse al traffico, agenti in strada e cecchini sui tetti, divieto assoluto di cortei e manifestazioni. già da ieri sera la Green zone disegnata intorno a gran parte del Centro storico è operativa, con limitazioni e controlli serrati. Nel timore di attentati terroristici portati utilizzando camion e furgoni, dalle 19 di ieri la zona di sicurezza è off limits anche per il trasporto delle merci, non solo quelle classificate come pericolose ma di tutte le tipologie. Come riporta Il Messaggero, camion, camioncini e furgoni, per tutta la giornata troveranno gli accessi sbarrati, fatta eccezione per chi trasporta medicinali e materiale sanitario, generi alimentari deperibili, trasporto valori, stampa e invii postali, ma solo utilizzando veicoli di peso al di sotto dei 35 quintali.
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Costantino Pistilli