Tensione altissima oggi, mercoledì 12 giugno, a Hong Kong tra i manifestanti che volevano bloccare l’inizio dell’esame da parte del Parlamento della legge sulle estradizioni (obiettivo raggiunto fino “a data da destinarsi”) e la polizia. L’ANSA riferisce che sono almeno 20 i feriti tra agenti e dimostranti, nei più violenti scontri dalle manifestazioni del 1997. I poliziotti hanno utilizzato lacrimogeni, fumogeni, idranti e proiettili di gomma per cercare di fermare coloro che tentavano di forzare i blocchi alle sedi del Parlamento (entrando nel Consiglio Legislativo) e del governo, per protestare contro il rischio di estradizione in Cina di sospetti criminali.
Intanto Pechino ha smentito l’invio di truppe nell’ex colonia britannica. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang, ha parlato di “disinformazione”. “Posso dire chiaramente che si tratta di una falsità che viene diffusa per ingannare le persone e per creare panico, il motivo è esecrabile”, ha affermato, e ha negato che la Cina abbia mai interferito negli affari di Hong Kong dagli accordi di autonomia del 1997 (quando l’ex colonia britannica è passata a Pechino).
Alessandra Boga
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